Reportage dal Brasile

di Francesca Visconti

Mi eŽstato proposto di
iniziare una sorta di "resoconto settimanale"
riguardante la mia permanenza in Brasile e le mie
avventure in questo continente. Ho accettato percheŽmi
sembra bello condividere con voi, anche se a distanza
di migliaia di km, questo viaggio: in fondo eŽstato
importantissimo il vostro sostegno.



IL VIAGGIO

Tutto sommato, a distanza di una settimana, posso dire
che il viaggio sia andato bene: sono ancora viva!!!!!
Devo constatare che eŽveramente simpatico scoprire di
soffrire l'aereo quando ci devi passare sopra 12 ore
della tua vita!!!  A parte gli scherzi, il volo che da
Malpensa mi ha portata a S.Paolo ha creato qualche
problema (al momento dell'atterraggio) soprattutto al
mio apparato digerente; quando parlo di atterraggio
intendo mezz'ora di vuoti d'aria, scossoni ed altre
situazioni non molto simpatiche...........
Una volta scesa, a fatica ho recuperato la valigia e
mi sono messa alla ricerca di don Gianni.
Immaginate la mia sorpresa nel vedere una signora con
un cartello che indicava un nome: FRANCESCA VISCONTI.
Sapevo che questo viaggio mi aveva reso famosa, ma
non credevo che la mia fama avesse gia' superato
l'oceano!!!  Mi avvicino alla signora e le dico un po'
perplessa:" Sono io!?!!!"  Lei mi abbraccia , mi da' un
bacio e mi spiega che l'aereo di don Gianni era in
ritardo e che mi avrebbe portata da lui.  Nel
frattempo scopro che è Suor Renza, (dall'abito non si
capiva) una delle due suore da cui dovevamo dimorare in
attesa di prendere il secondo aereo.
Cosi' arriviamo nella casa e li' trovo e abbraccio don
Gianni.
S.Renza e S.Maria Irma ci avevano preparato una
cenetta deliziosa; peccato che il mio stomaco non era
ancora per niente a posto...ma come fare a rifiutare
tanta ospitalitaŽ?  Cosi', obbligando me stessa (si,
cari amici, anch'io posso non sentirmi di mangiare!!)
ho fatto onore alla prima portata; pochi minuti dopo,
peroŽ, ho fatto onore ad un'altra stanza: il bagno!!
Tralasciando tutti i particolari, come qualcuno ha
scritto da qualche parte, fu sera e fu mattina :
secondo giorno. Questo non eŽandato meglio del
primo!!!! L'aereo che doveva portarci a Governador
Valadares eŽ partito nonostante il maltempo e quando
e' arrivato a sorvolare il punto di atterraggio, si
eŽaccorto, a causa di grossi nuvoloni, di non riuscire a vederlo bene, 
cosi' ha pensato di ritornare a
S.Paolo. Non vi racconto le avventure del mio apparato
digerente percheŽrischierei di essere ripetitiva....
Ho avuto, quindi, la gioia di salutare Governador
Valadares soltanto mercolediŽ e credevo che da liŽa
Pescador non ci sarebbero stati problemi, visto che
don Gianni mi aveva detto che dovevamo percorrere solo
un'ora e mezza di macchina.....
Peccato che aveva omesso un piccolo particolare: gli
ultimi 20 km erano di strada non asfaltata, difficile
da percorrere quando piove percheŽsi trasforma in
fango.
Naturalmente si eŽmesso a piovere,... poco male fino a
quando non eŽarrivato un pezzo in salita, che ci ha 
costretti a scendere e a spingere la macchina,
cercando di farla uscire dalla melma.  Intanto anche
un camion tentava di uscire dal fango, ma quello era
difficile da muovere!!! Sono passate, nel frattempo,
altre macchine e tutte sono state spinte fuori dal
fango a fatica da alcuni uomini e da me (che,
peraltro, non riuscivo a dare un grande aiuto!!!).
Com'eŽlontano questo mondo dall'Europa!
E', in ogni caso, splendido osservare quanta
solidarieta' esiste fra gli uomini che si trovano in
difficolta'!!!
Poi finalmente a Pescador.

2)

PESCADOR
 
Cari amici  come state?  Qui in Brasile fa
molto caldo, per fortuna che spesso piove, cosiŽla
temperatura si abbassa un poŽ.
Oggi voglio parlarvi del paese in cui vivo: Pescador.
Esso eŽcircondato da vegetazione e per arrivarci
bisogna percorrere 20 km di strada sterrata e piena di
buchi.
Le case qui sono diverse da quelle italiane, sono
molto povere (a parte qualche eccezione)e prive di
tutti i comfort, quali la lavatrice, il telefono, etc;
nei casi piu' estremi non c'eŽnemmeno la luce.
Oltre alla famiglia in molte abitazioni si trovano
pulcini, galline e polli che passeggiano... immaginate
quale concetto di igiene e pulizia esiste!
L'alimentazione qui non eŽmolto varia: su ogni tavola,
a pranzo e a cena si serve del riso, dei fagioli e
della frutta locale, nelle case piuŽricche, poi,
queste due portate vengono arricchite con patate o
carne.
Vi sono molte persone disoccupate, la risorsa
piuŽimportante in questa regione del Brasile
eŽl'allevamento che, peroŽ, non crea occupazione,
cosi' a qualsiasi ora del giorno si vedono vagabondare
molte persone, soprattutto uomini.
Esisteva un piccolo ospedale che l'attuale
sindaco-MEDICO!!!- ha pensato bene di non finanziare
piu'; la gente spera che il sindaco che entreraŽin
carica a gennaio mantenga le sue promesse e lo faccia
riaprire.
Attualmente chi necessita di cure mediche deve
percorrere molti km, piuŽdi un'ora in macchina
ma...quante persone qui hanno la macchina? Poche,
credetemi, molto poche!
Io abito nella casa parrocchiale insieme a don Gianni,
8 bambini dai 2 ai 15 anni e Celeste, la loro madre
adottiva; sono passate quasi 2 settimane da quando
sono qui e mi sembra di abitarci da una vita,  sono
tutti molto gentili con me e pazienti nel parlarmi
lentamente.
Tutte le mattine accompagno una suora nelle case delle
persone che necessitano di medicazioni o di altri
interventi infermieristici; formalmente il mio compito
eŽquello di imparare da lei, di fatto ho ricevuto il
mandato da don Gianni di fare della educazione
sanitaria a suor Caterina, che non ha molte conoscenze
medico/infermieristiche.
Osservo con piacere che pian piano i miei consigli
vengono accettati, per esempio ha capito l'utilitaŽdi
mettere i guanti e ha smesso di applicare lo zucchero
sulle ferite aperte...
Concludo questo articolo con uno scritto che don
Gianni mandera' ai suoi amici come augurio di
Natale... un po' provocatorio! Rifletteteci anche voi

LA TECNOLOGIA 2000 NON E' ANCORA
CAPACE DI DIVIDERE, IN PARTI GIUSTE,
IL PANE PER OGNI PERSONA.

ACCANTO A COSTRUZIONI SOFISTICATE
SORGONO ANCORA TROPPE CASE DI FANGO,
SENZA IL MINIMO PER UN'ESISTENZA A
LIVELLO UMANO.

NON CI SONO ANCORA I SENSORI
PER MISURARE LA SOFFRENZA FISICA E
MORALE DI CHI SOFFRE LA FAME.

TROPPA UMANITA' PASSA ACCANTO
AI BAMBINI ABBANDONATI E TROVA SUBITO
LA SCUSA PER NON AMARLI:
"SONO DELINQUENTI".

CHI HA INSEGNATO L'AMORE E' NATO
2000 ANNI FA: TROPPO TEMPO PER
AVERNE ANCORA UN RICORDO

 

3)

LA MIA GIORNATA TIPO

Ciao a tutti carissimi amici, anche se qui
sto vivendo delle avventure meravigliose, non mi dimentico mai di voi......

come ve la passate?
Oggi vi racconto come passo di solito le mie giornate,
come trascorro qui la mia quotidianita'.....
Al mattino mi sveglio verso le 7-7,15; mi alzo e vado
a fare colazione.   Qui incontro qualcuna delle figlie
di don Gianni e Celeste, la loro madre adottiva e con
loro inizia in allegria il nuovo giorno.
Nel frattempo la casa si arricchisce di tante persone:
arriva Catarina (con sua figlia Amanda di 6 anni)
addetta alla cucina, Neusa, che lava la biancheria di
tutti -montagne ogni giorno, poverina!!!- arrivano
anche a prendere il caffe' il custode e alcuni degli
operai che lavorano qui... don Gianni ha infatti
creato una falegnameria e una officina, contigue alla
casa parrocchiale. Pensate che molti di loro non hanno
nemmeno 18 anni.... ho conosciuto un ragazzo che
lavora nella falegnameria dalle 7 alle 17 e va, poi, a
scuola tutte le sere dalle 18 alle 22:30.
Vi dico questo per farvi capire com'eŽdura qui la
vita per chi vuole lavorare ma nello stesso tempo
avere una istruzione.
Dopo essermi lavata e preparata prego un poŽ
 poi pulisco la mia
camera, lavo la mia biancheria e i vestiti (non voglio
pesare anch'io sulla povera Neusa!).
Verso le 9:00 passa a prendermi S.Caterine ed insieme
a lei giro il paese per fare le medicazioni... ma
questo ve l'ho giaŽraccontato...   non vi ho, peroŽ,
ancora confidato la mia commozione nell'osservare come
le persone dalle quali vado cercano in ogni modo di
sdebitarsi con me.....    ogni giorno, in ogni casa
eŽpronto per me un sacchetto con banane, altri frutti
del posto o caramelle, etc.  La povertaŽnon impedisce
loro di essere dignitosi.... e questo eŽper me un
grande insegnamento...
All'ora di pranzo ritorno a casa; dopo aver mangiato
ed aiutato a fare qualche facenda di casa, riposo un
po' e poi, verso le 14:30 passo a prendere S.Caterina
(che, tra l'altro sta diventando una amica
inseparabile!) e S.Carmela per andare a recitare il S.
Rosario in quello che qui eŽchiamato Asilo.
Esso eŽun ricovero creato e sostenuto da don Gianni in
cui dimorano per lo piuŽpersone anziane sole o
abbandonate dalla famiglia; abitano anche due ragazzi:
Joao, 26 anni, con alcune deficienze mentali e un altro ,
 di cui momentaneamente mi sfugge il nome..(non
sono mica tutti tanto facili da pronunciare e da
scrivere...).  Egli eŽqui solo da qualche giorno, io e
S.Caterine siamo andate a prenderlo a casa sua dopo
che abbiamo saputo che i suoi genitori si erano
separati e la madre lo aveva abbandonato a se stesso.
Anche lui ha molte difficolta' e necessita di continua
assistenza...
Dopo aver recitato il S.Rosario, stiamo un poŽinsieme
a loro, giochiamo a palla, passeggiamo nel paese (solo
con alcuni), insomma diamo loro quella attenzione e
quell'affetto di cui tanto le persone, di qualsiasi
etaŽ, hanno bisogno e diritto di avere.
Intanto si fanno le 17:30 e io ritorno a casa oppure
vado a trovare qualche amico o amica. Ho fatto molte
amicizie, qui a Pescador c'eŽun bel gruppetto di
giovani che si danno da fare in chiesa e fuori.
Pensate che stanno costruendo una casa per una
famiglia povera! In questo modo passano i loro sabati
e domeniche!!! Dopo aver lavorato e studiato tutta la
settimana!!! Io vado sempre con loro e, nonostante le
difficolta' nel comunicare a causa del mio portoghese
ancora molto carente, eŽsorprendente osservare come,
quando si ha la stessa fede, tutto diventa facile e
universale!!!   Provare per credere!!!!
Quando don Gianni eŽa Pescador, alle 20 viene
celebrata la S.Messa; sapeste quanto sono allegre e
partecipate!!! Dovremmo prendere esempio!!
Anche le messe feriali sono cantate e vado anch'io a
cantare!! Quando torno vi insegnegno i canti
brasiliani!! Ogni tanto,poi, mi fanno cantare le
canzoni italiane, si sono innamorati di "Vocazione" e
la stanno imparando bene!

 

4)

NESSUNO HA IL DIRITTO DO ESSERE FELICE DA SOLO

Ciao Amici,

si avvicina sempre piu' il momento del mio ritorno.   
Non vedo l'ora di rivedere i vostri volti, di riabbracciarvi tutti forte forte!!!
Nello stesso tempo, pero', soffro all'idea di lasciare queste persone, 
a me ormai tanto care, e questa vita che mi sta insegnando tanto...
Mi sta insegnando quanto sia deliziosa la semplicita' di cuore, quanto 
sia bello guardare il mondo con gli occhi di un bambino che si stupisce 
davanti ad ogni cosa e che non da' nulla per scontato.
Questo e' il punto, cari Amici, noi "ricchi" ci siamo abituati ad esaudire 
ogni nostro desiderio, non sappiamo piu' renderci conto della differenza 
che esiste tra cio' che e' essenziale e cio' che invece non lo e'; basta tirare 
fuori la bacchetta magica che e' il nostro borsellino e ..... ogni desiderio si realizza.
Qui e' tutta un'altra cosa, perche' molte volte la bacchetta magica non riesce 
nemmeno a far comparire del riso e dei fagioli sulla tavola.
Davvero il Brasile mi sta insegnando a capire che cosa sia l'essenzialita'.
Proprio ieri e' accaduto un episodio che ho messo a confronto con molti altri vissuti in  Italia...

Era tardo pomeriggio ed ero appena tornata da una visita ad una persona ammalata;
 viene a trovarmi un amico e con un entusiasmo incredibile mi porge in mano il gioco 
del domino; mi dice che con alcuni dei soldi guadagnati e' riuscito a 
comprarlo e mi chiede: "giochiamo?" ; lui non sa quanto mi hanno arricchito quelle 
partite: e' stato commovente vedere con che gioia e semplicita' apprezzava il nuovo gioco.
E io non ho potuto non pensare ai figli della nostra societa': per quanto tempo un bimbo
gioca con un bambolotto?  Quanto tempo passa perche' ne chieda uno nuovo, 
scartando l'altro? Poco, vero?
E' difficile per me vedere ogni giorno tanta poverta'... mi sento impotente, inadeguata. 

Allora penso a Gesu'.

Ha scelto la mangiatoia per insegnarci come dobbiamo vivere.

E' stato povero tra i poveri per insegnarci l'amore.

Non dava mille lire alla settimana di offerta per i bisognosi,

Gesu' ci ha insegnato la differenza fra elemosina e Carita'.

Pagina pubblicata il 1/04/01

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