CON - TATTO e DOMINAZIONE
Una sessualità altra in altri modi possibili
di Luca Littarru e Ruggero Rizzini
Specie
e generi (quello femminile e quello maschile), poteri e domini, sessualità e
rapporti comuni, tatto, olfatto, udito, gusto, vista… benessere. Molto difficile
mettere assieme queste parole, in questo inizio di terzo millennio (per come
viene conteggiato normalmente il tempo nei paesi di religione cattolica), non
svuotandole di significato, ma anzi arricchendole, (ri)significandole. Potremmo
dire “in questo inizio di quinto millennio di dominazione patriarcale”, se
volessimo prendere in esame un altro grande evento che ha caratterizzato la
storia della specie umana: l’inizio del dominio del patriarcato ai danni
dell’organizzazione delle società matriarcali e quindi delle donne. Vorremmo
iniziare da qui, vorremmo continuare a parlare di tatto: in contemporanea alla prima
nazionale di Mani (Voghera -PV-, 22 Maggio
2001) e all'uscita del sito web ufficiale di Mani, dopo aver presidiato il tatto con
i suoi aspetti positivi ma mettendo in risalto in particolare gli aspetti
negativi, oggi parliamo di con-tatto, del "bel toccarsi", dei preliminari, del
piacere da scambiarsi con la pelle.
Cerchiamo di mantenere sempre come “forma mentis” quanto la cultura, non ultima quella sull’origine della nostra specie e del nostro sistema di vita, influisca sul tipo di agire di ciascuna e ciascuno di noi. Questo lavoro non vuole evidentemente essere esaustivo di una questione ancora tutta da svelare, da ricostruire, una questione che appartiene a tutta la specie e che il dominio patriarcale ha voluto cancellare, senza per altro riuscirci. Una ricerca che appartiene, prima di tutti, alle donne.
Il
rovesciamento di questo stato delle cose dipende unicamente dalle persone,
principalmente dalle donne. La dominazione del patriarcato ha senza dubbio
mortificato la forza evolutiva propria delle donne, ma non ne ha svilito o
intaccato le peculiarità. Da 5000 anni il genere femminile è dominato
violentemente, da 5000 anni il genere femminile non ha più alcuna compromissione
con il potere. Questo è centrale per definire
il genere femminile come genere superiore, capace quindi di
sognare-pensare-proporre-agire un sistema di potere differente, condiviso e non
più imposto, esattamente perché da questo sistema di dominazione non è mai stato
contaminato, piuttosto ne ha subito in prima persona le vessazioni, soffrendole.
Facciamo subito
due precisazioni importanti:
1.
Non riteniamo tutte le donne in grado di farsi
promotrici di questo cambiamento, ma la
stragrande maggioranza. Ci sono donne che vivono nella classe agiata
e che preferiscono mantenere i loro privilegi, concessi comunque dal
patriarcato, altre donne profondamente commiste con il potere, da un punto di
vista politico, economico, sociale. Ma, queste ultime, rappresentano comunque la
stragrande minoranza del genere
femminile.
2. In una logica di soprafazione e dominazione, immaginiamo i maschietti che saltano sulla sedia quando parlo di rovesciamento del sistema di dominio maschile e di superiorità del genere femminile. Non si tratta di dominazione del genere femminile su quello maschile, si tratta di genere femminile come genere “in grado di guidare la liberazione di entrambi (i generi, nda) , perché più capace di pensarla… e più integro umanamente”.
E ancora:
Il tatto
ed il sentire, intendendo il sentire nel
senso più ampio e complessivo possibile, sono
quell’anello di congiunzione che
può permettere al genere femminile l’emancipazione di tutta la specie ed
un’iniziale motore di possibile cambiamento.
Rovesciamo concettualmente il discorso
sulla sessualità e da qui partiamo parlando di come il toccarsi possa provocare,
per le donne e gli uomini, piaceri e benessere.
Rinnovare e riscoprire il con-tatto
Sesso fatto in fretta perché rientra nel concetto di virilità maschile o i preliminari per rinnovare la vita sessuale di coppia con il rischio di mostrarsi (forse) vulnerabili?
Noi preferiamo tutto ciò che sta alla base “per rinnovare e riscoprire”.
Partire dunque dai preliminari per conoscersi, stimolare la sessualità e creare intimità.
Giocare, stimolare, baciare, accarezzare, esplorare…ecco cosa sono i preliminari….e ancora… palpare, toccare curiosare, sfiorare l’indecenza, sentire la vicinanza, rilassare per raggiungere il piacere comprendendo tutti i tipi di approccio erotico che esulano dall’atto sessuale per risvegliare il corpo stimolandolo eroticamente tanto da farlo diventare un’unica zona erogena.
Per arrivare a questo punto non bisogna lasciare nulla al caso e fondamentale è la conoscenza e la individuazione delle zone più sensibili imparando a conoscere il nostro corpo, i suoi movimenti, i suoi impulsi, i suoi confini, le sue sensazioni per poi dare piacere al/alla propria/o partner.
Le zone erogene del corpo sono quei punti nascosti, segreti, che reagiscono in maniera estremamente sensibili quando accarezzate, sfiorate con baci, carezze o massaggi.
Conoscere, cercare, esplorare e individuare queste zone provocano piacere e brividi
Il corpo ha molti punti segreti che reagiscono in maniera sensibile se accarezzati stimolando le terminazioni nervose presenti nella testa, nelle dita, nelle labbra, nel seno e negli organi genitali.
Passare le dita fra i
capelli massaggiando delicatamente
il cuoio capelluto o tirarli delicatamente portando leggermente la testa
all’indietro così che il collo
rimane libero, pronto ad essere baciato.
Un bacio leggero, una
leccatina asciutta o il contatto delicato delle labbra sulle palpebre per creare una grande
intimità.
Far reagire le labbra che sono le zone erogene e classiche
estremamente sensibili, succhiandole, mordendole leggermente o leccandole agli
angoli.
Giocare con le orecchie esplorandone prudentemente le
pieghe con le dita o con le labbra. Alitare, toccare il lobo, mordicchiarlo
delicatamente senza spingersi troppo in profondità all’interno dell’orecchio con
la lingua bagnata o con un rumore troppo forte succhiando, soffiando o
schioccando le labbra.
Baciare , leccare o succhiare leggermente il collo provocando quella piacevole pelle d’oca concentrandosi negli uomini sul pomo d’adamo accarezzando o sfiorando con un alito caldo la nuca.
Stuzzicare con la punta
delle dita e con movimenti circolari del pollice le ascelle.
Con baci umidi stimolare la
piega interna del gomito e la parte interna del polso dove la pelle è molto sottile e
ricettiva.
Massaggiare delicatamente
con i pollici la base delle dita,
mordicchiando con delicatezza e succhiando le punte facendo scorrere la lingua
umida lungo i lati surriscaldando l’attimo infilandosi in bocca il dito medio
facendogli girare intorno la lingua.
Massaggiare, accarezzare,
baciare, succhiare i capezzoli
toccandoli leggermente o schiacciandoli piano in combinazione, per l’uomo, a
massaggi con le mani della zona genitale.
Addentrarsi nell’ombelico dopo aver baciato e accarezzato i
dintorni.
Una pressione decisa con
tutta la superficie della mano sul pube morbido mentre il pollice si muove in
direzione della clitoride.
Succhiarla, leccarla,
accarezzarla o girarle intorno con il dito o con la lingua, perché la clitoride emetta segnali di eccitazione
interagendo con le labbra della vulva e la vagina.
Con abilità di dita, bocca e
lingua concentrarsi sul margine inferiore, collegato al corpo del pene da una sottile striscia di pelle lungo
il frenulo e verso il perineo stretto da una mano e accarezzato in su e in
giù.
Una pressione decisa o
qualche delicato pizzico sui testicoli
per provocare le più piacevoli sensazioni.
Tra l’ano e i genitali
carezze che esercitano una lieve pressione.
Massaggiare e modellare,
graffiare impunemente, piccoli morsi
sul sedere ma anche carezze
leggere sulla sua sottile peluria.
Far passare le dita o la
mano di taglio fra le natiche fino all’ano massaggiando delicatamente tutt’intorno
spingendosi, ad intimità e conoscenza raggiunta, ad alitare o stimolare con la
lingua bagnata.
Strofinare le vertebre lungo
la colonna con una leggera
pressione del pollice giù fino al coccige.
Accarezzare la zona interna
delle cosce ora delicatamente ora
con più decisione massaggiandola in tondo e a volte pizzicandola leggermente
toccando ogni tanto i genitali, quasi per caso.
Massaggiare energicamente il
poplite senza disprezzare i baci
con la lingua.
Una pressione energica delle
mani, non troppo leggera, se no fa il solletico, sul tallone e sull’arcata plantare tenendo quattro dita della
mano sulla parte interna della caviglia trasmettendo segnali erotici
massaggiando e baciando con delicatezza i polpastrelli e le dita.
Con le ciglia dare baci
leggeri come farfalle sulle labbra, sulle orecchie, sulle natiche, sui
capezzoli, dietro il ginocchio ecc. ecc.
Con i capelli solleticare la
schiena, il petto, il sedere e se sono abbastanza lunghi avvolgere il pene.
Con i denti mordicchiare
delicatamente ovunque le labbra distribuiscono baci.
Con i capezzoli eretti
esplorare tutto il corpo dove la pelle è molto sottile e priva di peli.
Con i piedi regalare un
massaggio in tutto il corpo portando un pene all’orgasmo o stimolando dolcemente
la clitoride con l’alluce.
Bibliografia:
[1] Terzo tempo, donne patriarcato e futuro, Sara Morace, Prospettiva Edizioni, pag. 34
[2] Ibedim
Immagini tratte da www.mripermedia.com/guerrazzi e da http://www.viewimages.com/
Pagina pubblicata il 1/5/01