D o n G a l l o
Francesco Falli
Cari amici e colleghi,
dal
convegno Aisace/Ipasvi La Spezia del 4 giugno a Genova riporto a casa la solita
bella emozione di 'condivisione' dei problemi e della voglia di crescere che ci
unisce spesso con tanti-se non con tutti- dei presenti a queste giornate.
Ma
la presenza di Don Andrea Gallo, prete -come ama definirsi '- di strada' è stata
la vera differenza della giornata genovese.
Erano già le 17 e le lunghe
relazioni ci avevano un po' rintronati; quando con il suo mezzo toscano in bocca
Don Andrea è giunto e ha iniziato a parlare della bellezza di questo tema
scelto, del trapianto; dell'essere solidali per davvero con gli altri con
gesti e atti concreti, quale è quello del trapianto d'organo.
Stefano
Burlando ed io avevamo cercato Don Gallo in marzo, per sapere di una sua
disponibilità, che ci aveva concesso subito e che comunque ci aveva consentito
di conoscerlo un po', nella sede della sua Comunità di S.Benedetto in Genova
dove aiuta tanti emarginati a reinserirsi- o perlomeno, ci prova!!- e ci aveva
affascinati con le sue capacità affabulatorie.
Ci aveva raccontato anche un
paio di barzellette 'del suo ambiente' e poi si era lanciato in una
splendida,per chi scrive, disamina dei Papi del XX secolo e del loro impatto
storico: bellissimo!
Lunedì 4 giugno è venuto e ci ha detto che il ruolo e il
valore degli Infermieri è indiscusso, lui ci conosce bene perchè purtroppo tanti
dei suoi 'ragazzi' hanno frequentato gli ospedali spesso senza uscirne vivi; ma
quel giorno Don Andrea ha ribadito e rilanciato il tema della educazione
sanitaria, ci ha detto che noi dobbiamo essere sempre vicini alla gente anche
con la parola, l'esempio e la costante capacità di 'spiegare' le cose e i lati
piu' difficili del mondo sanitario.
Si è proprio appassionato a questo
tema, e quando ha saputo dal medico coordinatore del S.Martino che anche alla
sua età potrebbe donare gli organi ha.....regalato tutto davanti ai 300
presenti!! '..allora dono tutto il donabile, ricordatevelo,reni, cuore,
fegato,tutto!!!'''
Ha alternato affermazioni in simpatico dialetto ad
affermazioni di enorme spessore, come quella che la Chiesa 'non possiede la verità
scientifica', e questo fa di lui un prete davvero grande, a mio
parere!!
Coraggioso e serio, aggiungo.
Infine, ci ha salutati ricordando
quando una famiglia ricchissima lo chiamava nele tenute di campagna, ogni anno,
per celebrare messa: Don Andrea andava per il valore cristiano e anche per
aiutare, con i contributi di questi ricchissimi signori, la sua comunità di
poveretti: bene, un giorno Don Gallo insiste sulla fratellanza e sul valore
della solidarietà; a tale scopo, ricevuta la conferma verbale dai signoroni
presenti di aver ben compreso il tema, li invita a recitare la preghiera del
'Padre Nostro', spiegando loro che, se tutti ci rivolgiamo allo stesso Dio
chiamandolo Padre è palese che......siamo tutti fratelli.
Primi cenni di
titubanza dei presenti...
E allora Don Gallo sferra l'attacco, e in dialetto
si arrabbia e chiede perchè allora questi ricconi sono così chiusi nella loro
torre d'avorio e non fanno nessun gesto
di fratellanza?
E' finita, dice Don Gallo, '......belìn, che nun m'han piu' chiamato
oh!!!'
E ci ha ricordato, nel salutarci, quanto è facile parlare e
difficile fare!!
Grazie Don Andrea, sei il solito, inimitabile, Grande
Prete!
Pagina pubblicata il
01/07/01