- LA FUNZIONE
DELL'INFERMIERE PSICHIATRICO
- Un altro punto
di vista
di Alex
Malega
"Ogni societa' si puo' giudicare dal modo in cui organizza e
vive il rapporto con l'altro". Dimmi chi sono per te i
diversi e come li escludi, e ti diro' chi sei".
(focault)
- Lavoro da molti anni come infermiere in un
ospedale Pubblico.
- Se qualcuno mi dovesse chiedere qual'è il ruolo
dell'infermiere, non avrei dubbi a rispondere: direi che si occupa principalmente della cura e
dell'assistenza agli Ammalati.
- Il suo ruolo e' duplice: assiste l'ammalato sia
dal punto di vista fisico, che dal punto di vista della sofferenza psichica.
- Il dolore, la paura, l'angoscia, sono esperienze
che accompagnano la persona che sta male.
- La cultura e la sensibilità dell'infermiere sono
strumenti indispensabili all'assistenza.
- Guai a scindere le procedure tecniche dal rapporto
strettamente umano.
- Ma se è fondamentale la figura dell'infermiere in
un ospedale, mi chiedo se lo sia
- quello dell'infermiere nel campo
psichiatrico.
- Dopo la chiusura dei manicomi, la funzione
terapeutica dell'infermiere in psichiatria, si realizza in differenti luoghi di cura: reparto
ospedaliero, ambulatorio territoriale,
domicilio del
paziente, strutture intermedie e residenziali.
- A prima vista sembra che la sua funzione sia
indispensabile. Ma se andiamo ad analizzare nei particolari il suo lavoro,scopriamo che
l'infermiere che opera nel campo
della psichiatria ricalca
pedestremente la cultura e i pregiudizi degli psichiatri..
- Non lasciamoci ingannare dall'acquisizione di conoscenze avvenuta in questi ultimi anni. La
cultura di cui fa mostra, puzza di saccenteria. E' vuota.
- Il suo
ruolo e' diventato invadente come quello dello psichiatra.
- Non c'è luogo dove questi non si trovi.
- Se prima si limitava a lavorare nei
manicomi,adesso lo troviamo ad operare
anche a domicilio.
- La sua funzione si e' dilatata a dismisura.
- Per lavorare come infermiere in
psichiatria,debbono essere soddisfatte tre condizioni:
- a) che creda nell'esistenza della malattia
mentale;
- b) che
creda nella sua funzione;
- c)che la gente pensi che lui sia fondamentale nella cura e nella
riabilitazione delle persone soggette "alla malattia mentale"
- Non facciamoci illusioni se a "malattia mentale" è
stata sostituita "sofferenza psichica".
E' un modo subdolo per mascherare la
convinzione di essere utile alle persone che cadono
nelle sue mani.
- Anche se agisce in buona fede,il suo intervento
non va mai al di là di quello che gli psichiatri gli dettano..
- Se devo essere sincero, è diventato più
pericoloso rispetto ad un
tempo.
- Convinto
di saperne di più sulla malattia mentale, costui si diletta a
scimmiottare
- come animale ammaestrato i suoi padroni del
momento.
- Sembra più colto, forse perchè usa parole più
forbite, ma nella realtà si limita a essere il cane da guardia di
un potere che lo trascende e di
cui si rende complice. E' lui, con la sua presenza in tutti i luoghi del
sociale, a fare da mediatore tra la psichiatria e la comunità .
- Pochi sono coloro che mettono in dubbio il ruolo
della psichiatria, e quindi il loro intervento come infermieri
psichiatrici.
- Se pensassero che la malattia mentale non
esiste,che è un mito (come scrive felicemente Sasz), che la legittimazione di cui godono gli deriva dal consenso della maggioranza
della popolazione, dal potere politico e medico, dal costume e
dalla tradizione, sono sicuro che cadrebbero in uno stato di prostazione,
oppure, come succede nei fatti, farebbero a gara per inventare teorie
ad hoc pur di rimanere nel mercato.
- Anche se lo dico con la pena nel cuore, sembra
inopportuno che un collega parli male di altri colleghi, la
funzione dell'infermiere psichiatrico è inutile e dannosa.
- Inutile, perchè non c'è malattia mentale da curare
e quindi malati da assistere.
- Dannosa,perché, nei fatti gli infermieri usando
metodi autoritari che non hanno nulla da invidiare a quelli dello psichiatra, accrescono in
modo esponenziale la sofferenza
che vorrebbero alleviare.
- Qualcuno mi potrebbe accusare di essere
superficiale e di parte.
- Mi potrebbe dire che l'infermiere psichiatrico non
si occupa solamente di controllare i pazienti, e che il suo
intervento non si limita alla somministrazione dei farmaci, ma contribuisce,
insieme agli altri operatori sanitari, ad offrire
- un'assistenza a uomini e donne che soffrono di disagio psichico.
- La vita nelle comunità è molto più complessa ed
articolata.
- Le persone hanno rapporti sociali, fanno amicizia,
escono, conservano i loro interessi, molti lavorano.
- Chi mi critica si dimentica di dire che chi
stabilisce le regole del gioco non sono gli utenti, ma gli psichiatri e gli
altri operatori sanitari.
- Che non è affatto vero che i farmaci non vengono
somministrati con generosità.
- Insomma, le persone sono "libere", ma all'interno
di spazi gestiti da altri e da regole stabilite dagli psichiatri.
- Sono costretti a vivere in "libertà
condizionata"
- Molti vivono in case "protette",alcuni sono
sottoposti a ergoterapia,molti
- sono condannati a una comunicazione forzata.
- Io credo che questa forma di comuncazione "
forzata" sia piu' deleteria del
- silenzio.
- Hilman,nel suo libro" Il potere della Bellezza"
dedica un capitolo
- interessante al diritto al silenzio da parte del
paziente.
- Non sono uomini liberi e autonomi,ma uomini
guardati a vista da persone che si prendono cura di loro.
- Basta un niente,un comportamento diverso dalla
"norma" ,un gesto imprevisto,
- per far rivivere sul corpo e la mente del paziente
l'arma del ricatto e del potere.
- In questi piccoli centri,spesso vengono riprodotti
gli stessi meccanismi del manicomio.
- La violenza non è stata eliminata. Ha cambiato
nome.
- Se qualcuno mi chiedesse qual è l'alternativa a
questi centri, risponderei con un'altra
domanda:
- qual è l'alternativa al carcere? La libertà!
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