Speciale

INFERMIERI TERRORISTI
(così la Civiltà Superiore chiamo' quelli che una volta 
si chiamavano Infermieri Eretici...)

Ci risulta difficile scrivere qualcosa che ancora non sia stato detto. Ci ripeteremo, indubbiamente, ci ripeteremo. Ripeteremo quantomeno i nostri pensieri, li ripeteremo a voi, che ci leggete in continuazione, dobbiamo dire con ostinazione.

Inizia per noi una nuova fase, che mai avremmo auspicato: la fase della resistenza. Infermieri Eretici è, de facto, una rivista di terroristi. Questo il nostro Governo ha sentenziato. Siamo dei terroristi.

Dalla Primavera di quest’anno abbiamo sostenuto il movimento “No Global” aderendo al Genoa Social Forum e proponendo, come infermieri, una globalizzazione dal basso: cibo, acqua, salute, istruzione per tutti. Lo facciamo da anni nelle corsie d’ospedale, nei Collegi Provinciali, in Piazza, tra la gente, in Guatemala. Schierarci dalla parte degli ultimi, dalla parte del torto, parafrasando una frase di Brechet.

Lo abbiamo continuato a fare nel dolore di Luglio, quando molti colleghi che ci seguono sono andati a Genova e sono tornati intrisi d’orrore, qualcuno come Marvelli è tornato macellato dai manganelli, qualcun altro come Littarru minacciato dai fascisti di Forza Nuova.
Ci hanno scritto in tantissimi ad Agosto, ringraziandoci per la controinformazione (in realtà l’unica informazione possibile) che dalle nostre pagine abbiamo fatto. Qualcuno ci ha anche scritto dispiacendosi che a Genova non abbiano ucciso più gente.

A Settembre, ed era l’11, il tremendo evento che ha scosso il mondo, che lo ha fatto traballare più di quanto già non traballasse. E mentre qualche collega ha il ”buon gusto” di chiamarci “radio Kabul” (a nulla sarebbe servito ricordare che siamo stati tra i primi a denunciare l’ Afghanistan per le condizioni in cui riduceva la vita delle donne) scopriamo che la sedicente civiltà superiore definisce terroristi gli aderenti al Movimento “No Global”.

E allora l’unica scelta per noi è quella di resistere, e di continuare a combattere. Con le nostre armi, ovviamente. Le armi della dialettica, le armi delle idee.  Idee e dialettica che hanno fatto dimettere Littarru e Rizzini dal Consiglio provinciale IPASVI, che piano piano, da buona istituzione della civilissima Italia, si sta sgretolando. Idee e dialettica che permettono a Marvelli di produrre un nuovo pezzo teatrale, L’imperatore dei Macelli, che si scaglia contro i Macellai padroni del mondo. Idee e dialettica che ci permettono di rifiutare in continuazione ogni forma di sopruso e di potere, che ci permettono di stare sempre al fianco dei popoli.

La sedicente civiltà superiore ha dichiarato guerra  al resto del mondo ormai da mezzo secolo, e solo ultimamente ad Osama bin Laden ,ai Taleban, all’Afghanistan. La sedicente civiltà superiore ha distrutto, nei decenni, le civiltà pellerossa, per esempio, la civiltà maya in Guatemala, si è macchiata dei soprusi di Plaza de Mayo in Argentina, ha deciso di stanziare 800 lìire per ogni malato di aids in Africa per l’anno 2002, mandando di conseguenza a morte migliaia di persone. Questo ha deciso il civilissimo Governo degli Stati Uniti ben supportato dalle sue 7 puttane.
E adesso ha deciso di andare in Guerra. Quante altre migliaia di vittime innocenti produrrà l’imminente carneficina? Non bastano le vittime americane? Quanto altro sangue innocente dovrà scorrere prima che il Governo Statunitense e le sue sette puttane dichiareranno la loro sazietà? Quale ennesima prova di "civiltà" ci attende?

Come Infermieri (eretici o terroristi ormai fa poca differenza) ci dichiariamo contro ogni forma di guerra e di violenza dei Governi ed a fianco dei popoli. Di tutti i popoli, quello americano che ancora piange le sue vittime e quello afgano che tra breve le piangerà. Il sistema e l’America sono tremati sotto quegli aerei, scagliati da qualche pazzo dimenticato da dio. E speriamo solo che ci si renda conto che sostenere questa guerra davanti a dio, se ne avete uno, e davanti agli uomini, sarà sostenere l'ennesimo atto di barbarie del sistema.

Bertolt Brecht ha citato la frase che noi abbiamo adottato per dichiararci al mondo: “Siccome dalla parte della ragione tutti i posti erano già occupati, ci siamo seduti dalla parte del torto” . La ribadiamo, con forza. Perché il civilissimo occidente ci costringe ancora una volta a sederci da quella parte. E speriamo che alla fine, dalla parte del torto, non ci si ritrovi distesi….

 Infermieri Eretici, Terroristi, Incazzati.

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Pagina pubblicata il 01/10/01