Oltre al Denaro,
la Banca del
Tempo
a cura di Infermieri Eretici
Lezioni di computer in
cambio di una torta; un massaggio shatzu al posto di una piccola riparazione in
casa; lezioni di lingua francese in cambio di lingua spagnola. Questo e molto
altro chiedono e danno gli iscritti alla BdT (Banca del Tempo), un gruppo di
persone (professionisti, operai, studenti, pensionati, casalinghe, ecc.) che si
scambiano tempo e servizi indipendentemente da condizione economica e sociale,
professione, età e sesso.
“ Cos’è una Banca del Tempo? Una comunità
di persone che mettono in comune il proprio sapere, saper fare, saper
essere.
Un istituto di credito un po’ particolare |
Presso il suo
sportello non si deposita denaro e non si riscuotono interessi, ma la
disponibilità a scambiare prestazioni con gli altri aderenti utilizzando
il tempo come unità di misura degli scambi. Ad ognuno degli aderenti viene
intestato un regolare conto corrente-tempo e viene consegnato un libretto
di assegni-tempo. Unico obbligo è il pareggio. |
La Banca
del Tempo è una innovazione sociale che attiva una rete di
solidarietà fondata sullo scambio alla pari di prestazioni capaci di soddisfare
bisogni legati alla vita quotidiana e al lavoro di cura come nessun
servizio pubblico può fare. Un modo per
riorganizzare la rete di reciproco aiuto tipica dei rapporti di buon
vicinato
l’ora di baby sitting della casalinga equivale all’ora di
ripetizione di matematica data dal ragioniere |
La Banca
del Tempo si basa sullo scambio ,cioè si dà per ricevere, si chiede tempo
per restituirlo, infatti il proprio conto corrente deve tendere ad avere
saldo zero. Non si tratta dunque di volontariato, ove i volontari offrono
tempo per loro attività ad utenti che ne usufruiranno. Si parla di
reciprocità indiretta, ogni scambio accende debiti e crediti in tempo nei
confronti della Banca, non del singolo interessato. Ciò significa che se
Maria tiene il bambino di Anna per 2 ore, il credito registrato nel conto
corrente di chi ha offerto la prestazione non dovrà necessariamente essere
"speso" nei confronti della stessa persona, ma nei confronti di qualsiasi
aderente. Allo stesso modo si potrà rientrare dal debito offrendo
prestazioni ad altri associati. Si supera la logica del baratto (possibile
fra due persone) ampliando le possibilità di scambio. Nel nostro esempio:
Maria tiene il bambino di Anna per due ore e il suo credito può
riscuoterlo chiedendo a Giovanni di collocare delle mensole in cucina,
mentre Anna può il tempo ottenuto accompagnando Giacomo che non possiede
l’auto) |
il
tempo è l’unità di misura |
il valore della
prestazione è determinata dal tempo impiegato nello scambio;quindi l’ora
impegnata dal pensionato per aggiustare una presa rotta ha lo stesso
valore di quella del giornalista che ha accompagnato qualcuno in
auto.Nella Banca del Tempo il solo denaro ammesso è quello versato a
titolo di rimborso spesa (se un aderente prepara della pasta fresca, chi
ha richiesto darà un assegno-tempo pari al tempo impiegato nella
prestazione e rifonderà delle spese per uova e farina impiegate, a meno
che non intenda fornirle)
|
tutti gli aderenti sono uguali tra
loro |
un’ora è sempre un’ora
indipendentemente dall’età, dalla scolarità, dal ceto sociale di chi l’ha
scambiata ed indipendentemente dal tipo di prestazione
offerta/domandata |
il
territorio di riferimento della Banca del Tempo
è limitato |
un quartiere in una
grande città, un piccolo comune, una scuola, un circolo ricreativo o una
sezione soci Coop. La piccola dimensione
facilità la socialità
ed elimina le
difficoltà di
spostamento tipica dei territori vasti.Con il tempo, tra le esperienze più
mature, si sono attivati scambi anche fra le Banche (prevalentemente di
natura culturale o richiesta di servizi specifici in altri territori o non
reperibili all’interno del proprio gruppo, ad esempio: visite guidate,
richiesta di informazioni reperibili su altro territorio, prestazioni
specifiche quali traduzioni,...) |
Come
funziona? |
Chi si iscrive alla
Banca del Tempo definisce ciò le prestazioni che intende offrire,
indicando anche quelle di cui pensa di avere bisogno. La lista è
indicativa, ma rappresenta un punto di partenza per dar vita a richieste
ed offerte. Definire bisogni e disponibilità permette di evidenziare fin
da subito che lo scambio sta alla base dell’esperienza. Ad ogni iscritto
viene intestato un conto corrente in tempo nel quale verranno registrate
le ore addebitate ed accreditate, con l’impegno di movimentare il conto
sia in un senso che nell’altro. Principali strumenti operativi sono: il
libretto degli assegni, la lista delle offerte e delle richieste, il
regolamento interno definito ed aggiornato dall’assemblea degli associati,
la lista dei partecipanti con i riferimenti per chiamare direttamente (in
alcune BdT tale lista rimane depositata presso lo sportello e gli scambi
sono da questo mediati, ogni gruppo decide come organizzarsi). La
richiesta della prestazione potrà essere quindi effettuata direttamente
all’offerente o allo sportello. |
Come
si attiva una Banca del Tempo? |
Si inizia in un
piccolo gruppo che formula il progetto ed inizia a sperimentare lo scambio
(da tale sperimentazione potranno venire spunti per modificare quanto
previsto in precedenza, si può affermare che dall’esperienza pratica
giungono i suggerimenti per migliorare il meccanismo).Il gruppo promotore
si preoccuperà anche di favorire l’adesione di nuovi aderenti, per
ampliare il numero iniziale e giocare lo scambio tra più persone e con
maggiori possibilità. Le modalità, i tempi e le condizioni vengono
definiti dal gruppo stesso, in piena autonomia. Ciò significa che si può
seguire una via più "amicale" per crescere, operando una sorta di
"passa-parola", o agire attraverso iniziative di pubblicizzazione rivolte
ad un più vasto pubblico. La realtà ci evidenzia che: |
Cosa si scambia nella Banca del Tempo? |
Le
prestazioni scambiate dipendono dalle abilità, dalle
disponibilità e dalla fantasia degli aderenti. Nella pratica poi, bisogni
estemporanei non indicati nelle disponibilità offerte o nelle richieste
abituali, possono essere presentati al gruppo trovando così soluzione.A
differenza di quanto avviene sul mercato,ove le offerte si selezionano in
base alle richieste di mercato ed in assenza (o limitata richiesta) di
"consumatori" non trovano una risposta economica, nella Banca delTempo
quello che interessa è la relazione con gli altri, pertanto anche se non
si era previsto, ad esempio, "l’aiuto per imbottigliare il vino", ecco che
a richiesta qualcuno disponibile è possibile trovarlo. Alcune Banche del
Tempo hanno introdotto il prestito di beni (ad esempio: vaporella, sega
elettrica per tagliare la legna, trapano elettrico), altre lo scambio di
beni. A tutt’oggi appare prevalente lo scambio di tempo per prestazioni
(98%). |
A cosa serve? |
Sicuramente a
soddisfare qualche piccolo bisogno immediato, che spesso il
mercato stesso non è in grado di soddisfare (dove è possibile trovare
qualcuno che mi aiuti ad imbottigliare i 100 litri di vino per uso
familiare, chiacchierando amabilmente ?). Le Banche del Tempo non sono
"agenzie tutto fare", anche se la prima azione visibile è quella della
ricerca di soluzione a qualche piccola necessità contingente. Di fatto,
attraverso lo scambio, facendo "qualcosa per" si finisce
per "fare
qualcosa con", cioè è l’aspetto relazionale e conviviale che prevale pur
rimanendo estremamente importante l’aspetto funzionale.Quello che si è
visto è che le Banche del Tempo sono una innovazione sociale proprio
perché: -
danno vita a reti di
socialità agendo come "antidoto contro la solitudine" |
Perché si è "inventata" la Banca del Tempo? |
Nella BdT si sono
ripristinate modalità di buon vicinato perse nella moderna quotidianità.
La Banca è solo un meccanismo che permette di avere regole chiare per
sperimentare nuove socialità. Gli stessi termini bancari (conto corrente,
assegno, estratto conto) sono da prendersi in maniera ironica perché
utilizzando il tempo come misuratore del valore delle prestazioni di fatto
si intende valorizzare le capacità intrinseche a ciascuno,
indipendentemente dal proprio status sociale, anagrafico,culturale,... La
Banca del Tempo è un luogo nel quale si sviluppa la fiducia nei confronti
del prossimo, perché attraverso la conoscenza degli altri aderenti (nelle
riunioni periodiche, nei progetti comuni, negli scambi, nelle attività
conviviali,..) si superano le diffidenze nei confronti di chi non si
conosce e si dà vita a nuove amicizie. |
Una Banca del Tempo a propria immagine e somiglianza |
La strutturazione
della Banca del Tempo si basa su poche regole fisse (scambio, reciprocità
indiretta, utilizzo del tempo come unità di misura, parità fra i soggetti)
e sulle persone che ne fannoparte. |
Fonti
Lo Staff di
Iperbole - dicembre 1998
UN COMUNE
DENOMINATORE: IL PRINCIPIO DI CONDIVISIONE a cura
di Paolo
Tamburini
http://www.comune.roma.it/bdt/
http://www.comune.bologna.it/Banca_del_tempo/frame1.htm
Pagina pubblicata il 31/12 /01