OSSERVAZIONE DELLA CRISI: Linee guida

PERCHE' E' IMPORTANTE OSSERVARE UNA CRISI EPILETTICA TONICO-CLONICA?

a) SPESSO si tratta di NUOVI CASI. L'80% dei nuovi casi si verificano prima dei vent'anni.

b) L'Epilessia è una delle più frequenti patologie neurologiche dell'età evolutiva.

c) Osservare una crisi e saperla descrivere permette di intuire di che tipo di epilessia si tratta anche in assenza di EEG (che comunque è fondamentale fare per porre diagnosi)

COSA OSSERVARE DI UNA CRISI EPILETTICA?

La durata della fase pre-critica (se si verifica), della fase critica e della fase post-critica

a) CARATTERISTICHE della fase PRE-CRITICA, caratterizzata dalla così detta AURA EPILETTICA ossia la comparsa di dischi luminosi o bagliori nel campo visivo del soggetto

b) CARATTERISTICHE della fase CRITICA, e in particolare

* Valutare se il bambino URLA prima dell'inizio della crisi

* Valutare se vi è DEVIAZIONE dello sguardo e della rima orale e valutare da che parte sono deviati

* Valutare se vi sono AUTOMATISMI BUCCALI tipo suzione del ciuccio

* Valutare quale EMISOMA è inizialmente interessato e se la crisi si generalizza in un secondo momento. Valutare la durata della crisi ad un emisoma differenziandola dalla durata della crisi generalizzata a tutto il soma

* Valutare come gli ARTI si comportano (Clonie, Tonie, Atonie ecc.)

* Valutare lo STATO DI COSCIENZA chiamando il bambino o facendo schioccare fortemente le mani al fine di attirare la sua attenzione

* Valutare la presenza e la durata della CIANOSI o del ROSSORE (rubor della faces)

* Valutare se vi è presenza di SUDORAZIONE

* Valutare se vi è presenza di SCIALORREA (Ricordiamoci che certi farmaci tipo il RIVOTRIL hanno come effetto collaterale proprio la scialorrea)

* Valutare se vi è ENURESI e/o ENCOPRESI

* Valutare se il bambino attua MECCANISMI DI FUGA (ossia cerca proprio di scappare dal luogo in cui si trova aggrappandosi alle persone che ci sono attorno)

* Valutare se ci sono CLONIE palpebrali e/o labbiali e/o linguali

* Valutare la DURATA totale della crisi e, possibilmente, la durata di ciascuna fase

* Valutare il MOMENTO in cui si presenta la crisi (in sonno o in veglia, all'addormentamento o al risveglio,ecc.)

NB) Ognuno di questi segni è fondamentale poichè è secondario ad una determinata fase elettrica celebrale che potrebbe non riproporsi durante l'esecuzione dell'EEG, pertanto l'unico modo per valutarla è dato dalla buona osservazione da parte dell'infermiere.

CARATTERISTICHE della fase POST-CRITICA e in particolare

* Valutare lo stato di coscienza

* Valutare se vi è uno stato di agitazione psicomotoria

* Valutare se alla crisi segue uno stato di sonno e documentarne la qualità , la durata e lo stato di orientamento al risveglio

* Documentare altri comportamenti diversi da quelli sopracitati

IP LUCA LITTARRU, IRCCS C. MONDINO, reparto di Neuropsichiatria Infantile, PAVIA

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