VIAGGIO NELLA NOTTE 
DI SAN GIOVANNI
M. Siccardi

 

Viaggio nella notte di San Giovanni (Alle origini dell'assistenza e delle cure infermieristiche)                                   CISO (Centro Italiano di Storia Sanitaria e Ospitaliera, Reggio Emilia). 1978; 
Rosini FI, 1993.  


PREMESSA

Un viaggio di ricerca continua e appassionata, che abbraccia la complessità della vita e della lotta per la salute attraverso i millenni e i secoli lasciati alle spalle per fare luce sul presente, nel tentativo e nella speranza di orientare il futuro.

Un viaggio che passa attraverso le esperienze non comuni di una giovane attenta a tutto ciò che sta dentro e intomo a se stessi, curiosa di scoprire cosa c'è nel profondo e oltre i limiti dello spazio visibile.

E, nello stesso tempo, impegnata coerentemente sul piano politico e nella prassi, in concreto, in processi di solidarietà e di cooperazione - quella non remunerizzata e che invece richiede anche costi economici personali - dentro e fuori i confini nazionali.

Letture a non finire, escursionismo, archeologia, alpinismo, speleologia e. soprattutto, il varcare i confini segnati dall'orizzonte attraverso e oltre il mare che si spalanca nella sua immensità.

Una prima tappa, relativa al viaggio iniziato tra i sassi e le rocce per ritrovare le origini più remote è stata percorsa negli anni Cinquanta e il viaggio in tale ambito è proseguito per circa un decennio; una seconda è stata raggiunta nel decennio successivo, ricercando e incontrando le persone dei monti, delle campagne lontane dalle città, sulle navi e nei porti di mare di là dagli oceani: questa volta per scoprire come, attraverso gli eventi della storia, spesso drammatici, le genti erano riuscite a vivere, a curarsi, a salvarsi.

Poi. ancora, per continuare a visitare musei, chiese, templi, comunità isolate; incontrare e comunicare con persone di culture diversa in luoghi vicini e lontani, per tornare poi alle biblioteche e, soprattutto, agli archivi, percorrere le filze manoscritte e le carte coeve con la stessa tenacia con cui i marinai affrontano, ora dopo ora, onda dopo onda, la fatica e i rischi del quotidiano con l'obiettivo di gettare poi l'ancora in un posto sicuro.

Per ritrovare, ancora una volta, la riconferma del ruolo esercitato dalla donna, lungo tutto il corso della preistoria e della storia, nella promozione della vita e nella cura della salute.

Un primo approdo, verso la fine degli anni Sessanta, avviene a Reggio Emilia con il CISO: resterà anche per il futuro il porto sicuro dal quale partire e fare ritorno.

Nel 1978. al termine della stesura complessiva del lavoro, avanzata tra suggerimenti, collage, studi aggiornati, continui approfondimenti, il contenuto del viaggio viene lasciato al CISO.                          

Per diffonderlo al di fuori, tra le infermiere e gli infermieri è troppo "eretico" per la cultura infermieristica del tempo.

Infatti, nel 1978, studio del territorio, contestualizzazione degli eventi e della "scienza", approfondimento filosofico, storico (seguendo la metodologia della Scuola delle Annales francesi) e antropologico (riti pagani, eresie, streghe e sostanze stupefacenti, evidenza di violenze non solo laiche e cristiane bensì anche cattoliche), sono eccessivamente precoci per essere resi palesi a un contesto professionale che della sua storia vede e studia soltanto la parte angelicata, cattolica, fatta di missionarie, vergini caste, sante e santi.

Sono anni bui anche per il Paese, le cui vicende maggiormente conciliano il sopore infermieristico.

Nel 1978 il corpo infermieristico, almeno quello italiano, nel suo complesso e in quanto "professionista", è ancora totalmente estraneo alla cultura della vita e della morte intrisa di povertà, di sofferenza, di fame, di dolore, di ignoranza, di emarginazione, di pregiudizi, di sfruttamento e di utilizzo ineguale delle risorse.

Soprattutto, vede ancora la salute come una "dépendance" della medicina e le cure infermieristiche, nella quasi totalità delle scuole (e nella passi) seguono pressoché esclusivamente il modello biomedico.

Chi, come l'Autrice sino da allora, per le non comuni esperienze di vita, di studio, di lavoro collegava inevitabilmente, da oltre vent'anni, i valori della vita, della dignità e della salute all'economia, alla pace e alla guerra, all'ambiente di vita e di lavoro, all'equo accesso e utilizzo delle risorse e a tutto ciò che la stessa Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo pone in rilievo, era considerato eretico.

Una sorte strana, è vero. Perché se da un lato l'A. era tenuta a distanza della componente infermieristica (che pur ne riconosceva il valore), lo stesso distacco c'era dalla componente politica di sinistra, in cui militava l'A., al di fuori dei partiti o, meglio, al di fuori delle logiche di potere e clientelari: trasversali, queste ultime, alla professione e al politico-sociale.

Grazie al Professore Corrado Gorghi, fondatore e animatore del CISO, dopo lunghe istanze e pressioni presso la Federazione dei Colleghi IPASVI, nel 1993 si tenne in Italia il 1° Congresso di Storia dell'Assistenza Infermieristica e, per l'occasione, il "Viaggio", soltanto con alcuni frettolosi tagli e un aggiornamento bibliografico (erroneamente, assieme ad altri errori di stampa, non tematico e privo delle fonti primarie e comunque principali citate a pie pagina in tutto il testo), fu dato alle stampe anche per la professione.

Nel frattempo, dal 1978 in poi, l'A., molto meno giovane di un tempo, ha continuato il 'viaggio' e la relazione al Congresso ne fu un primo seguito.

Altri percorsi segue ancora, ormai non più giovane ma con la stessa passione dei vent'anni e la gioia di vedere che le strade della storia ora vengono solcate anche dagli infermieri: con la forza della giovinezza e il rigore metodologico di chi crede nella ricerca.

MARISA SICCARDI

 

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Premessa

Introduzione 
obiettivi
obiettivi specifici
campo d'indagine
metodologia 

Post-Fazione

Ringraziamenti 

 

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Marisa Siccardi, 
prima "Eretica" italiana ci racconta, attraverso estratti della sua vita e del suo Libro, un lungo viaggio nella storia e nell'antropologia dell'infermieristica e dell'umanità tutta. La  restituzione del suo straordinario percorso attraverso queste pagine dove Marisa, collega spesso isolata poichè "scomoda", si racconta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Musica: Some one saved my life tonight, by Elton J.

Pagina pubblicata il 1/12/00
Pagina aggiornata il 1/1/01